Nella diocesi di Fréjus-Toulon con i santi Luigi, Zelia, Teresa
Diversità, fervore, entusiasmo missionario
Cinque membri del santuario di Alençon ritornano dalla diocesi di Fréjus-Tolone dopo una missione durata undici giorni che li ha condotti successivamente in tre parrocchie, un complesso scolastico-universitario, un patronato, i due santuari di Cotignac, il seminario diocesano di Castiglia e infine tre EHPAD
I momenti di preghiera attorno alle reliquie dei santi Luigi, Zelia e della loro figlia Teresa hanno riunito una grande diversità di pubblico, sensibilità ecclesiale e comunità. Le circa 1 persone incontrate costituiscono un pubblico numeroso e molto intergenerazionale. Il fervore era presente, sia nei periodi in cui le chiese erano aperte per la preghiera personale, sia durante le veglie di preghiera. La scoperta dei genitori Martin, durante le conferenze, permette di comprendere che, se sono d'epoca, il loro progetto di vita e la loro testimonianza quotidiana è quanto mai attuale. Nella città di Tolone, città con un grande presidio, ci sono tante giovani coppie e sono state molto presenti durante questo viaggio. La visita ai due santuari di Cotignac (Notre-Dame de Grâce e Saint Joseph de Bessillon) faceva parte del viaggio a Draguignan.
Durante questa missione, il posto dei giovani e dei bambini ha occupato uno spazio ampio. A Tolone, la veglia di preghiera, preceduta da un momento di riflessione sul comandamento “onora tuo padre e tua madre” presentando la vita familiare tra i Martin, e a Draguignan, la veglia organizzata da giovani professionisti, mostra il dinamismo della fede. Nel seminario di Castiglia, dove mons. Rey è venuto per la veglia di preghiera, i quaranta seminaristi hanno mostrato un'origine geografica universale. Non sono stati dimenticati gli anziani che non possono più viaggiare. È importante che gli anziani si rechino nelle residenze dove la fede a volte è vissuta “a linee tratteggiate”.
Le numerose intenzioni di preghiera segnalate come deposte nella culla del paese natale di Teresa esprimono anche le molteplici fragilità e mali che colpiscono le coppie, le famiglie e tante persone alla ricerca di cammini di pace, di armonia familiare, di felicità e di salute così spesso mancanti.
È in questo che la fede stessa incarnata dei genitori di santa Teresa e la promessa del carmelitano di Lisieux di fare del bene sulla terra aprono cammini di fervore e di speranza.